Gli scienziati presso l’Istituto A*STAR di biologia molecolare e cellulare (IMCB), in Singapore, hanno sviluppato un nuovo metodo per generare cellule staminali pluripotenti (hiPSCs) da una singola goccia di sangue prelevata dal nostro dito.
La nuova tecnica potrebbe potenzialmente aumentare il numero e la diversità dei donatori, e facilitare la creazione di banche hiPSC su larga scala, sostiene l’Agenzia per la Scienza, Tecnologia e Ricerca (A*STAR) in un comunicato stampa.
L’attuale metodologia per raccogliere campioni di cellule per la riprogrammazione in cellule staminali pluripotenti comprende metodi invasivi, come il prelievo delle cellule dal midollo osseo o dalla pelle, il che può scoraggiare i potenziali donatori e sebbene le cellule staminali possano essere generati da cellule del sangue, è di solito necessaria una grande quantità.
Ma gli scienziati a IMCB hanno mostrato per la prima volta che singoli volumi di gocce di sangue sono sufficienti per la riprogrammazione in cellule staminali. Siccome queste cellule mostrano proprietà molto simili alle cellule staminali embrionali umane, sono inestimabili per la terapia di base, per la ricerca e la scoperta di nuovi farmaci.
Questa tecnica del prelievo di sangue dal dito in singole gocce è la prima al mondo a produrre hiPSCs con così alta efficienza. Lo scienziato responsabile per la scoperta, Dott. Jonathan Loh Yuin Han, spiega: “La nostra tecnica utilizza meno di una goccia di sangue prelevata direttamente dal dito. Il sangue restante potrebbe essere usato per il sequenziamento del DNA e per altri test“.
Il dottor Stuart Alexander Cook presso il National Heart Centre di Singapore, co-autore dello studio, dice dal canto suo: “Siamo stati in grado di differenziare le cellule hipscs ottenute e riprogrammate con la tecnica di Jonathan, in cellule cardiache funzionali“.
L’accessibilità della nuova tecnica è ulteriormente rafforzata con un approccio fai da te. I donatori potranno facilmente prelevare e immagazzinare il proprio sangue per poi inviarlo ad un laboratorio per la riprogrammazione. Ricordiamo, infine, che la ricerca sulle hiPSCs è oggi molto importante, dato il suo potenziale per essere utilizzata come modello per lo studio di malattie e venir impiegata nella medicina rigenerativa.
A*STAR ha confermato di aver depositato una richiesta di brevetto per l’innovazione mentre lo studio è stato pubblicato online nello Stem Cell Translational Medicine journal.