23 milioni le operazioni di chirurgia estetica praticate nel mondo nel 2013. Quasi 9 su 10 sono state eseguite sulle donne. Indipendentemente dal sesso, i più dipendenti da bisturi e punturine sono gli Stati Uniti (3,996,631 operazioni), al primo posto della classifica mondiale stilata dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS).
L’Italia occupa la 7a posizione con 375.256 interventi, l’1,6% del totale, superando il Venezuela, l’Argentina e l’Iran, rispettivamente con 291.388, 287.823 e 174.778 interventi. Seguono il Brasile (2,141,257 operazioni) e il Messico (884,353 interventi). Al quarto e quinto posto della top ten mondiale compare l’Europa, con la Germania (654,115) e la Spagna (447,177). Poi la Colombia (420.256).
Le operazioni più gettonate nel 2013 sono state: l’aumento del seno (1.773.584 operazioni), la liposuzione e la blefaroplastica, per il ringiovanimento del viso, mentre il lipofilling (termine che indica il reinserimento del proprio grasso o di cellule staminali in aree di viso e corpo svuotate e da rimpolpare) registra 1.053.890 interventi ed è seguito dalla rinoplastica.
In Italia sono state praticate 26.520 mastoplastiche al seno, 16 mila liposuzioni, 15 mila rinoplastiche, 9.760 interventi per correggere le orecchie a sventola. Anche gli uomini danno il proprio contributo alla classifica. Scelgono di rifarsi il naso, di ridurre il volume del seno, scelgono la blefaroplastica, la liposuzione e anche la correzione delle orecchie a sventola.
Sono però i trattamenti non chirurgici i preferiti al mondo: al primo posto il botulino (5.145.189 procedure), seguito dalle punturine riempitive (3.089.686), laser contro la peluria (1.440.252), ringiovanimento del viso (1.307.300) e i peeling chimici e laser esfolianti (773.442). “Per il 2013 i cinque interventi più praticati in Italia sono gli stessi rilevati da Isaps a livello mondiale – afferma Pierfrancesco Cirillo, segretario di Aicpe (Associazione italiana chirurgia plastica estetica) -. Questo significa che le esigenze degli italiani sono sostanzialmente allineate con quelle del resto del mondo: una tendenza peraltro che risulta sempre più evidente in tutti i paesi considerati. I canoni di bellezza sono sempre più globalizzatì”.