Il progresso scientifico che ci ha permesso di sognare un futuro in cui degli organi difettosi possono essere riprodotti da cellule staminali detiene anche il potenziale di fonte eticamente ed ecologicamente corretta per la carne!
“Crediamo che la carne coltivata è parte del futuro”, sostiene Cor van der Weele dell’Università di Wageningen nei Paesi Bassi. “Altri progetti sono la sostituzione in parte della carne con i prodotti vegetariani, risultando in un minor numero di animali che saranno allevati in condizioni migliori e forse il cambio della nostra dieta verso gli insetti… Tutta questa discussione è molto efficace onde stimolare una crescente consapevolezza dei problemi di produzione e del consumo della carne”.
Lo scienziato Van der Weele e il co-autore della ricerca, il suo collega Johannes Tramper sottolineano che la crescente domanda di carne in tutto il mondo è insostenibile in termini d’inquinamento ambientale e di consumo energetico per non parlare della sofferenza degli animali.
I due hanno confessato di aver sentito per la prima volta parlare di carne coltivata nel lontano 2004, quando delle bistecche di rana erano serviti in un museo francese. Tramper ha studiato la coltivazione di cellule animali cellule – per lo piu quelli d’insetti – in laboratorio per quasi 30 anni. Nel 2007, ha pubblicato un articolo che suggeriva che le cellule d’insetto potrebbero essere molto utili come fonte di cibo.
E’ già possibile creare della carne da cellule staminali. Per dimostrarlo, Mark Post, un professore d’ingegneria dei tessuti presso l’Università di Maastricht, nei Paesi Bassi, ha presentato il primo hamburger coltivato in laboratorio nel 2013.
Nel nuovo documento pubblicato su Science & Society, Van der Weele e Tramper delineano un potenziale processo di produzione della carne, iniziando con una fiala di cellule prelevate da una banca di cellule staminali e termina con una torta pressata di carni macinate. Ma ci saranno delle sfide quando si tratterà di coltivare della carne che è più economica di quella ottenuta nel modo consueto. Molto probabilmente, il prezzo della carne “normale” dovrà prima aumentare in modo considerevole.
“La carne coltivata ha una grande promessa morale. Le preoccupazioni circa la sua innaturalità potrebbero essere soddisfatte attraverso metodi di produzione su piccola scala che consentono uno stretto contatto con gli animali donatori di cellule, invertendo così i sentimenti di alienazione”, termina Tramper.