Tutti avranno visto almeno una volta nella loro vita le vispe lucertole senza la coda, perché staccata da qualche mano crudele o perché finita in bocca a qualche predatore. Allo stesso modo se siete stati buoni osservatori, avrete visto che la coda è in grado di rigenerarsi. Capire in dettaglio come funziona questo mistero naturale, dicono gli esperti, potrebbe essere il primo passo nello sviluppo di modi per stimolare la rigenerazione degli arti negli esseri umani.
Ora un team di ricercatori dell’Arizona State University negli Stati Uniti, ha scoperto quella che chiamano la “ricetta” genetica per la rigenerazione della coda della lucertola, qualcosa come la miscela perfetta di ingredienti in prospettiva genetica.
Per fare questo, i ricercatori hanno utilizzato tecniche di analisi molecolare e hanno esaminato i geni coinvolti nella rigenerazione della lucertola Anolis carolinensis, un animale che, quando catturato da un predatore, può spontaneamente staccare la coda e poi farla crescere di nuovo.
“Utilizzando la tecnologia avanzata per sequenziare tutti i geni che sono espressi durante la rigenerazione, hanno svelato il mistero di come i geni sono necessari per far ricrescere la coda di una lucertola”, ha detto Kenro Kusumi, autore principale dello studio pubblicato sulla rivista scientifica Plos One.
Altri animali, come le salamandre o alcune specie di pesci, oltre a varie specie di lucertole, vantano abilità rigenerative. Ma il caso dell’anolide della California è diverso: la ricrescita del tessuto avviene su tutta la lunghezza della coda, e non solo all’estremità come negli altri animali. “Le lucertole sono gli animali più vicini all’uomo a poter rigenerare intere appendici” precisa Kusumi. Durante la rigenerazione della coda, vengono attivati i geni in un particolare percorso, la cosiddetta via di trasduzione del segnale Wnt, un meccanismo di regolazione dell’espressione genica coinvolto nei processi di differenziazione e proliferazione delle cellule staminali.
“Seguendo la ricetta genetica della rigenerazione scoperta per le lucertole, e controllando gli stessi geni nelle cellule umane, potrebbe essere possibile, un giorno, rigenerare muscoli, cartilagine e persino midollo spinale”, conclude Kusumi. La strada che la ricerca dovrà percorrere è ancora lunga, ma di sicuro le basi per una buona riuscita ci sono.