Il sogno di creare cellule staminali su larga scala ed eticamente corrette per combattere le malattie da Alzheimer al cancro è più vicino che mai per essere realizzato.
Gli scienziati dicono di aver trovato un modo per produrre cellule staminali in grado di superare le questioni relative alla morte degli embrioni.
E il metodo di coltivazione di grandi quantità di cellule non comporta più l’uso di prodotti animali o cellule umane che potrebbero introdurre contaminanti; Almeno così sostengono dei ricercatori svedesi sulla rivista Nature Communications.
Le cellule staminali sono ampiamente viste come un kit di riparazione per il corpo. Le cellule staminali embrionali, spennati da embrioni nei primi giorni di vita, sono i più versatili e quindi anche i più promettenti. Il loro uso è controverso perché devono essere estratti così numerosi che l’embrione muore.
Ma ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma sostengono di aver trovato il modo di rimuovere in modo sicuro una singola e preziosa cellula staminale.
Il metodo è già utilizzato in FIVET (Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer) e così è noto che il resto dell’embrione può ancora diventare un bambino.
Karl Tryggvason uno dei ricercatori ha detto “Sappiamo che l’embrione può sopravvivere la rimozione di una singola cella. Questo segna una grande differenza etica”.
Altrettanto importante è che gli svedesi hanno anche trovato il modo di far crescere la cellula solitaria e moltiplicarla, utilizzando una versione preparata in laboratorio di una proteina che si trova nell’embrione.
Degli esperti britannici in risposta hanno detto che tutto questo segna una grande svolta, ma avvertono che la rimozione anche di una singola cellula da un embrione alle prime armi non è senza rischi.
Il Professor Trggvason ha comunque aggiunto: “Grazie a questa tecnologia, la fornitura di cellule staminali embrionali umane non è più un problema. Sarà possibile ora stabilire una banca dove le cellule staminali possono essere abbinate per tipo di tessuto, il che è importante per evitare che i trapianti vengono rifiutati”.
Dagan Wells, esperto dell’Università di Oxford ha commentato: “Un metodo in grado di fornire un approvvigionamento affidabile di cellule staminali, senza danneggiare gli embrioni umani, potrebbe rivelarsi una meraviglia in anticipo. La ricerca sembra essere sulla giusta strada e la notizia sarà sicuramente accolta con favore da tanti pazienti affetti da una vasta gamma di malattie invalidanti”.