I ricercatori di Galway, in Irlanda, prevedono che le cellule staminali potrebbero essere usate per trattare l’artrosi entro un massimo di cinque anni, a seguito degli studi clinici compiuti con successo.
Le prove prevedono l’iniezione di cellule staminali adulte derivate da tessuto adiposo o grasso direttamente in cartilagine per stimolare la sua rigenerazione.
L’artrosi colpisce circa 70 milioni di persone in tutta l’UE, e il trattamento attuale è limitato alla chirurgia o alla gestione del dolore.
Infatti, questa forma più comune di artrite umana è caratterizzata dalla degenerazione, spesso molto dolorosa della cartilagine delle articolazioni.
Questi stessi scienziati, che fanno parte di un progetto finanziato dall’UE, hanno appena completato con successo la fase II di uno studio clinico.
Prof Frank Barry, direttore scientifico di Medicina Rigenerativa dell’Istituto di NUIG ci conferma che i primi risultati sono stati positivi e indicano un trattamento ormai a portata di mano.
“Negli studi clinici condotti finora, abbiamo visto i primi segnali positivi nel trovare una cura per questa malattia davvero invalidante e che colpisce tanti“, spiega il prof Barry e continua “coll’utilizzo delle proprie cellule staminali del paziente siamo stati in grado di trattare le loro articolazioni malate, e alleviare le loro sofferenze”.
“Anche se siamo ancora nelle prime fasi degli studi clinici, i risultati finora sono estremamente positivi – in modo tale che l’uso della terapia con cellule staminali per l’artrosi potrebbe diventare una realtà per tutti i pazienti entro i prossimi cinque anni“, ha concluso Barry.
Ricordiamo che le cellule staminali possono essere raccolte in grandi quantità dal tessuto adiposo o grasso, con della chirurgia mini-invasiva. Queste cellule sono emerse negli ultimi anni come una buona alternativa alle cellule staminali derivate dal midollo osseo.
Salve,Mi sto chiedendo se quanto riportato nella notizia “staminali contro l’artrosi” possa essere applicatato come soluzione risolutiva per chi oggi risulta già essere candidato alle protesi d’anca bilaterale in quanto la cartilagine risulta essere parzialmente deteriorata e le teste femorali, nel contempo, hanno perso un po’di rotondità. Passo le mie giornate un po’ in riposo (supino), un po’ deambulando a malapena per 200 o 300m, per il disbrigo di faccende varie, per poi fermarmi per recuperare guadagnando la posizione seduta. Le ginocchia si alzano a malapena di circa 30 o 40°con difficoltà notevole nel mettermi scarpe o pantaloni, o nel salire in macchina (appena più alta delle normali utilitarie)o nel salire e scendere dallo scooter. Assumo quotidianamente glucosammina e condroitina + antiossidanti e antiinfiammatori naturali. Sto provando le infiltrazioni di acido ialuronico ma non noto un beneficio rilevante. Ho 55 anni e sono fermamente contrario a protesizzarmi. Posso nutrire delle speranze riguardo all’utilizzo di cellule staminali per risolvere il mio problema?
Ringrazio anticipatamente per la risposta ed invio saluti.
Michele.