Un nuovo biomateriale che rafforzi la capacità delle cellule staminali nel rigenerare in nervi e parti del corpo è stato sviluppato da scienziati australiani e britannici.
L’opera è il risultato di uno studio congiunto svolto dai ricercatori dell’Università britannica Monash University e quella di Melbourne, Warwick.
Altri materiali biomedici, che fungono da substrato per la rigenerazione dei tessuti, già esistono ma non possono comunicare efficacemente con le cellule che stanno cercando di influenzare.
I ricercatori, dunque, hanno creato un materiale più avanzato che prende di mira specifiche cellule e fornisce segnali chiari a queste cellule per migliorare la loro rigenerazione.
Il biomateriale si dissolve da se una volta che la riparazione è avviata e il suo rivestimento ‘stealth’ lo rende invisibile al sistema immunitario.
John Forsythe del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali presso la Monash ha detto che questa idea di ricerca è il risultato di un workshop a Warwick nel 2012.
“Ho incontrato il Professore Associato di Warwick, Andrew Dove, presso il workshop, e li abbiamo discusso la necessità di materiali per ponteggi più efficaci per la medicina rigenerativa”, racconta Forsythe.
“Warwick ha sia le strutture specializzate sia le conoscenze per sintetizzare questi materiali, mentre Monash offre la propria esperienza nella nanofabbricazione e la sua applicazione alla ricerca biomedica, così insieme abbiamo punti di forza complementari“.
“Ora che abbiamo sviluppato questo materiale, la fase successiva è quella di condurre ulteriori ricerche per determinare la sua efficacia in modelli di malattia di Parkinson“!
Questa ricerca è stata pubblicata il mese scorso nel giornale Polymer Chemistry. Il team spera di pubblicare ulteriori lavori su questo progetto entro la fine dell’anno.