Un recente studio che ha utilizzato una combinazione di cellule staminali offre nuove speranze per i veterani di guerra, atleti professionisti e tutti quelli che hanno subito delle lesioni cerebrali traumatiche.
Lo studio preclinico condotto dai neuroscienziati presso il Centro di Eccellenza per l’invecchiamento del cervello e di riparazione dell’USF Morsani College of Medicine ha coinvolto una combinazione di cellule del cordone ombelicale e un fattore di crescita noto come granulocita.
Supportato dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, lo studio ha trovato che questa terapia di combinazione con cellule staminali migliora la prognosi nelle lesioni cerebrali traumatiche.
La terapia di combinazione ha di fatto “significativamente ridotto la perdita di cellule neuronali nell’ippocampo, e ha mostrato grandi miglioramenti nel moto negli animali da laboratorio“, ci dice Cesar Borlongan, leader dello studio e direttore del centro per l’invecchiamento.
Questi risultati dello studio “possono indicare che le cellule staminali avevano una più diffusa azione biologica che la terapia farmacologica“, sostiene Paul Sanberg, professore e ricercatore principale del progetto.
Ogni anno, quasi due milioni di americani subiscono lesioni cerebrali traumatiche, inclusi i militari e gli atleti professionisti e non negli sport di contatto. Le ferite causano disabilità motorie, comportamentali, intellettuali e cognitive.
L’anno scorso, la National Football League ha raggiunto un accordo con migliaia di giocatori in pensione che hanno citato in giudizio la Lega, sostenendo che sono colpiti da lesioni cerebrali subite mentre stavano giocando nel campionato nazionale. La NFL e questi giocatori hanno raggiunto un accordo per 765 milioni di dollari.