La Commissione europea ha respinto una petizione che chiedeva l’arresto del finanziamento della ricerca che coinvolge la distruzione di embrioni umani.
La petizione è stata portata avanti da un gruppo chiamato “One of Us”, contro il programma di finanziamento scientifico dell’Unione Europea, Orizzonte 2020.
Orizzonte 2020, che è sostenuto dal Parlamento europeo, implementa l’impegno di finanziamento della ricerca dell’UE di ben 80 miliardi di euro nei prossimi sette anni. Il quadro di finanziamento sostiene la ricerca sulle malattie, come il Parkinson, e questa ricerca può comportare l’uso di hESC.
La petizione ha attirato 1,8 milioni di firme ed è stato solo la seconda che riesce a qualificarsi per essere ascoltata nel quadro di un sistema introdotto due anni fa, chiamato Iniziativa dei cittadini europei.
La Commissione non è obbligata a intraprendere qualsiasi azione; tuttavia si deve raggiungere una decisione formale entro tre mesi e giustificare tale decisione per iscritto. La conclusione è stata che le norme esistenti nell’ambito di Orizzonte 2020 sono appropriati.
Il commissario di ricerca dell’UE, Máire Geoghegan-Quinn, ha detto in una dichiarazione: “Ci siamo impegnati con questa iniziativa dei cittadini, tuttavia, gli Stati membri e il Parlamento europeo hanno deciso di continuare a finanziare la ricerca in questo settore per una ragione: le cellule staminali embrionali sono uniche e offrono la possibilità di salvare molte vite”.
“La Commissione continuerà ad applicare le rigorose norme etiche e le restrizioni in vigore per la ricerca finanziata dall’UE, compresa la non distruzione di embrioni”, ha aggiunto Quinn.