Il Tar del Lazio si è pronunciato a favore del ricorso di Davide Vannoni riguardo alla presunta non imparzialità del Comitato scientifico che ha valutato il metodo Stamina, “Ritenendo dunque legittimo il ricorso contro la nomina dei componenti del Comitato scientifico, con il quale si denuncia l’illegittima composizione dello stesso, essendo stati nominati componenti (prof.ri Luca Pani, Alessandro Nanni Costa, Maria Grazia Roncarolo, Bruno Dallapiccola, Generoso Andria, Amedeo Santossuo, e dott.ssa Patrizia Popoli) professionisti che in passato, prima dell’inizio dei lavori, avevano espresso forti perplessità, o addirittura accese critiche, sull’efficacia scientifica del metodo Stamina […]non garantendo così l’obiettività e l’imparzialità del giudizio, con grave nocumento per il lavoro dell’intero organo collegiale”.
E continua: “Tale indipendenza va intesa primariamente in senso ideologico (e dunque non necessariamente economico, come sembra affermare il Ministero nella memoria difensiva), e deve quindi concretizzarsi innanzitutto nel non approcciarsi alla sperimentazione in modo prevenuto, per averla già valutata prima ancora di esaminare la documentazione prodotta dalla Stamina Fondation. E’ quindi necessario che ai lavori partecipino esperti, eventualmente anche stranieri, che sulla questione non hanno già preso posizione o, se ciò non è possibile essendosi tutti gli esperti già esposti, che siano chiamati in seno al Comitato, in pari misura, anche coloro che si sono espressi in favore di tale metodo”.
Da parte di Stamina Foundation che ha accolto con sollievo la decisione del Tar, il dottor Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation, commenta:
“Spero che il ministro Lorenzin tragga le logiche conseguenze da questo atto. Sono abituato che vincono sempre i cattivi, sono quasi meravigliato, spero di non svegliarmi da questo sogno. I giudici ogni tanto fanno dei miracoli in questa Italia disastrata […] quella di oggi è una vittoria morale per molta gente […] Per la sperimentazione prevista dalla legge 57/2013 abbiamo avuto ragione noi […] la Lorenzin ha disatteso una legge dello Stato. La Commissione era stata nominata per seguire la sperimentazione e non per fermarla. Il Tar del Lazio si è espresso negativamente anche sul fatto che la Commissione abbia dichiarato pericolosa la terapia senza valutare le condizioni dei pazienti” termina il dottor Andolina.
Non è chiaro tuttora se ci sarà un eventuale ricorso contro la decisione del Tar di Lazio ma anche se cosi fosse, il vicepresidente di Stamina afferma che “la decisione di oggi del Tar del Lazio è un evento memorabile soprattutto per le centinaia di pazienti in lista d’attesa e per le loro famiglie”.